La targa è deteriorata e non rifrangente: legittimo il fermo del veicolo e l’obbligo di immatricolare nuovamente il mezzo.
Circolare con una targa deteriorata e non rifrangente comporta il fermo del veicolo e l'obbligo di immatricolare nuovamente il mezzo. In questo caso però la procedura amministrativa potrà essere semplificata evitando di sottoporre necessariamente il veicolo al controllo tecnico di idoneità alla circolazione. Lo ha chiarito il Ministero dei trasporti, direzione centro nord e Sardegna, con l'ordine di servizio n. 13 del 3 ottobre 2014.
Targa sempre leggibile e rifrangente. Ai sensi dell'art. 102 del codice stradale i dati di immatricolazione indicati nelle targhe devono essere sempre leggibili e rifrangenti. Quando per deterioramento ed usura i dati non risultano più leggibili l'intestatario della carta di circolazione deve richiedere alla motorizzazione una nuova immatricolazione del veicolo. Per agevolare l'utenza il dipartimento dei trasporti terrestri ha diramato le indicazioni in commento evidenziando l'opportunità di accedere in questo caso ad una procedura burocratica più spedita evitando quindi di vincolare la nuova immatricolazione (se nel frattempo non sono state apportate modifiche all'intestazione del veicolo), alla verifica dell'idoneità alla circolazione del mezzo. In pratica già la nuova immatricolazione risulta particolarmente onerosa. Condizionarla alla visita e prova rappresentava un decisivo aggravio per l'utente che d'ora in poi potrà decidere successivamente sull'idoneità alla circolazione del veicolo. Con l'obiettivo della massima semplificazione, prosegue la circolare ministeriale, parimenti potrà procedersi nei casi di smarrimento, sottrazione o distruzione delle targhe. Ma anche in caso di smarrimento, sottrazione, deterioramento o distruzione della carta di circolazione.
11-10-2014 15:52
Richiedi una Consulenza