Non si potranno più organizzare eventi con elevata partecipazione di persone senza occuparsi dettagliatamente delle sicurezza fisica e organizzativa dell'iniziativa.
Circolare del Ministero dell'Interno del 7 giugno 2017, n. 555/op/0001991/2017/1
Non si potranno più organizzare eventi con elevata partecipazione di persone senza occuparsi dettagliatamente delle sicurezza fisica e organizzativa dell'iniziativa. Per questo motivo spetterà al comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sovrintendere su tutti gli eventi in programma sul territorio provinciale. Coordinando anche l'attività dei Comuni e della polizia municipale. Lo ha evidenziato il Capo della polizia con l'attesa circolare n. 555/op/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017. I recenti fatti di Torino hanno imposto una complessiva rivisitazione delle regole di sicurezza delle pubbliche manifestazioni. Per questo motivo la circolare esamina tutti gli aspetti organizzativi, evidenziando innanzitutto una precisa differenziazione tra i dispositivi fisici per la sicurezza delle persone, denominati “safety” e i servizi di gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica denominati “security”.
Contrasto del sovraffollamento. Fatte salve tutte le competenze formali delle commissioni di pubblico spettacolo e degli altri organi preposti alla sicurezza delle manifestazioni, a parere del Capo della polizia, prima di qualsiasi evento, è indispensabile verificare attentamente la capienza di una determinata zona programmando azioni di contrasto del sovraffollamento. Andranno poi strutturati percorsi per l'accesso e il deflusso delle persone, fissati i piani di emergenza allestendo spazi ad hoc per il soccorso e l'intervento. La verifica preventiva della vulnerabilità dei siti sarà necessaria anche per richiedere agli organizzatori migliorie e interventi strutturali. La pianificazione dell'ordine e della sicurezza pubblica andrà effettuata in maniera puntuale dagli organi di polizia dello stato che avranno cura anche di effettuare un censimento preventivo dei sistemi di videosorveglianza urbana presenti sul territorio «anche ai fini di procedere ad un eventuale collegamento con la sala operativa delle questure». Spetterà al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica analizzare e valutare le distinte pianificazioni di intervento, prosegue la nota. «In tale consesso sarà realizzata, in una cornice di sicurezza integrata, la sintesi delle iniziative da adottare anche con il concorso degli operatori di polizia locale, secondo modelli di prevenzione collaborativa per la vigilanza attiva delle aree urbane». Questo modello organizzativo, conclude la nota centrale, presuppone una scrupolosa verifica preventiva delle garanzie di “safety” e “security” senza il quale le manifestazioni non potranno avere luogo. Resta da capire come faranno i Sindaci a valutare la pericolosità di un evento e a segnalarlo preventivamente alla Prefettura. Ci sono, infatti, manifestazioni difficilmente programmabili oppure apparentemente di scarso rilievo che sono potenzialmente molto pericolose. Siccome nella commissione comunale per i pubblici spettacoli non è presente alcun rappresentante della Prefettura, il rischio concreto è di autorizzare eventi pericolosi, senza passare dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
16-06-2017 22:25
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