Giudici onorari e posti vacanti.
Entra in scena il 15 agosto, la tanto attesa riforma organica della magistratura onoraria.
In realtà la riforma diventa operativa solo in parte, perché il varo di tante e tante delle numerose disposizioni contenute nel decreto attuativo, il decreto legislativo 13 luglio 2017, n. 116, viene posticipato di quattro anni o anche più a seconda delle ipotesi dalla complessa norma transitoria contenuta nell'articolo 31. Ma qualcosa della riforma andrà in concreto osservato fin da oggi, giorno appunto della sua formale efficacia.
Gli organici
Anzitutto andranno scaldati i motori al Consiglio superiore della magistratura per adottare, a norma del comma 7 dell'articolo 32 del decreto legislativo 116/2017, entro tre mesi, la delibera per individuare i posti da pubblicare, sulla base delle piante organiche degli uffici del giudice di pace e delle ripartizioni numeriche per ufficio dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari. E ce n'è sicuramente bisogno, perché ormai i magistrati in servizio sono ridotti a pochi, e molti di questi sono prossimi al raggiungimento del limite massimo di età. Dopodiché entro sei mesi, appunto ancora da oggi, il ministro della Giustizia fisserà su tale base la dotazione organica dei giudici di pace (articolo 3 del decreto 116) in relazione alla nuova fisionomia delle funzioni e dei compiti dei giudici onorari di pace tracciata dal Capo III del decreto 116, oltre a determinarne la pianta organica.
19-08-2017 18:59
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