Con il decreto n. 40/2015 il Presidente del Consiglio di Stato ha definito specifici limiti dimensionali per gli atti difensivi nei giudizi amministrativi in tema di appalto: 50 pagine, foglio A4, carattere standard.
Questi i criteri redazionali stabiliti dal Presidente del Consiglio di Stato, Giorgio Giovannini, con il decreto n. 40/15 del 25 maggio e in attesa di pubblicazione in G.U., che attua l'art. 120 del d.lgs. n. 104/2014, in materia del rito appalti, come modificato nel 2014 con il d.l. n. 90. L'emanazione del decreto è stata preceduta da una fase istruttoria che ha consentito di acquisire gli avvisi dell'Avvocato generale dello Stato e di svolgere indagini a campione presso alcuni TAR.
I numeri delle pagine. Attenzione al numero delle pagine: il limite per l'atto introduttivo, il ricorso incidentale, i motivi aggiunti, gli atti di impugnazione della pronuncia di primo grado, l'atto di costituzione e ogni altro atto difensivo per cui non sia diversamente disposto, è di 30 pagine. La domanda autonoma di misure cautelari deve essere contenuta entro 10 pagine, così come ogni memoria di replica, escluse - ovviamente - le intestazioni formali dell'atto. Se la controversia presenta questioni tecniche, giuridiche o di farro particolarmente complesse ovvero attiene ad interessi di particolare rilievo, anche economico, il difensore “può lasciarsi andare” ed utilizzare un massimo di 50 pagine, per gli atti che prevedevano un limite di 30, e 15 negli altri casi.
Gli standard redazionali. Gli atti difensivi dovranno essere redatti esclusivamente su fogli in formato A4, con «carattere di tipo corrente (ad es. Times New Roman, Cuorier, Arial o simili)» e con dimensione di almeno 12 pt per il corpo del testo e 10 per le note, interlinea 1,5, margini orizzontali e verticali di almeno 2 cm.
26-05-2015 22:15
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