Magistratura onoraria: durata massima incarico e compensi differenziati. Riforma.
Il progetto di riforma. Il Ministero della Giustizia ha reso note le linee guida del progetto di riforma della magistratura onoraria. Due sono le novità: la durata del mandato di 12 anni e i compensi legati anche al raggiungimento degli obiettivi. La durata dell'incarico, che deve rimanere temporaneo, stante la natura onoraria prevista dalla Costituzione, è di 4 anni, con la possibilità di ottenere conferma per un massimo di ulteriori 2 quadrienni (per una durata totale di 12 anni) sulla base però di una valutazione di idoneità.
Il regime transitorio. Necessario delineare anche un regime transitorio per i magistrati onorari in servizio alla data della riforma. Verranno mantenuti in servizio i magistrati onorari per 3 quadrienni a decorrere dalla data della riforma, rimanendo però comunque necessaria la conferma all'idoneità dell'incarico al termine di ogni quadriennio e rimanendo pur sempre fermo il limite massimo del settantesimo anno d'età. Eccezionalmente, per coloro che alla scadenza dell'ultimo quadriennio non abbiano raggiunto il predetto limite massimo d'età, potrebbe essere previsto il mantenimento in servizio nell'ufficio per il processo, ferme restando le valutazioni di professionalità.
La legislazione vigente. Il regime transitorio, per i primi 3 quadrienni, potrà comportare, per le attività affidate ai magistrati onorari e per la liquidazione dei compensi, il mantenimento delle regole previste dalla legislazione vigente, per giudici di pace e giudici onorari di tribunale. I giudici di pace difatti potranno essere impiegati nell'ufficio per il processo esclusivamente con il loro consenso e per quanto concerne i compensi, verrà fatto distinzione tra quelli relativi all'attività giurisdizionale e quelli riferiti all'ufficio del processo.
11-07-2014 04:38
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