In vigore i nuovi parametri dei compensi forensi.
Nuovi parametri. Previsto almeno un raddoppio dei compensi degli avvocati liquidati dal giudice, rispetto al vecchio d.m. n. 140/2012: per una causa di valore pari a 15mila euro, il compenso del professionista non sarà più pari a 2100 euro ma arriverà a sfiorare i 4900 euro. Differenza vistosa – aumento medio del 130% - determinata dall'entrata in vigore dei nuovi parametri forensi, a seguito della pubblicazione, ieri, in Gazzetta Ufficiale del decreto n. 55/2014.
Criteri di liquidazione. Per la liquidazione del compenso, spiega il decreto, si procede per fasi (studio, introduzione del giudizio, fase istruttoria, fase decisionale) e si tiene conto delle caratteristiche, dell'urgenza e del valore dell'attività prestata, dell'importanza, della natura, della difficoltà e del valore dell'affare, delle condizioni soggettive del cliente, dei risultati conseguiti, del numero e della complessità delle questioni giuridiche e di fatto trattate. Per quanto riguarda, la determinazione delle difficoltà della causa si considerano, in particolare, i contrasti giurisprudenziali, la quantità e il contenuto della corrispondenza che risulta essere stato necessario intrattenere.
Il giudice si basa sui valori medi indicati nelle tabelle allegate al testo i quali, in applicazione dei parametri generali, possono essere aumentati, di regola, fino all'80% o diminuiti fino al 50%. Per la fase istruttoria l'aumento è di regola fino al 100% e la diminuzione di regola fino al 70%. Oltre al compenso e al rimborso delle spese documentate in relazione alle singole prestazioni, all'avvocato è dovuta - in ogni caso e anche in caso di determinazione contrattuale - una somma per rimborso spese forfettarie di regola nella misura del 15% del compenso totale per la prestazione.
04-04-2014 03:16
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