MANOVRA ECONOMICA, OUA: SEI RAGIONI PER DIRE NO ALL’EMENDAMENTO GOVERNATIVO SULLA GIUSTIZIA
COMUNICATO STAMPA
MANOVRA ECONOMICA, OUA: SEI RAGIONI PER DIRE NO ALL'EMENDAMENTO GOVERNATIVO SULLA GIUSTIZIA:
A RISCHIO DI CHIUSURA OLTRE 50 TRIBUNALI, SBAGLIATO L'ACCORPAMENTO DELLE PROCURE, PROFILI DI INCOSTITUZIONALITÁ, MANCATO DIALOGO CON L'AVVOCATURA
L'Organismo Unitario dell'Avvocatura-Oua contesta fortemente l'emendamento presentato dal Ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, sulla giustizia, che prevede una legge delega per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, con conseguente chiusura di Tribunali e Procure. L'Oua ha indicato 6 ragioni per dire no a questo provvedimento.
Per il presidente dell'Oua, Maurizio de Tilla, l'emendamento è “incorretto sotto il profilo costituzionale, in quanto introdotto su una materia estranea al decreto legge solo in sede di conversione”. Questa è solo la prima delle ragioni di dissenso per l'organismo di rappresentanza politica dell'avvocatura. Per de Tilla, inoltre, il testo della legge delega “doveva essere piú meditato e meno generico”.
L'Oua, quindi, denuncia i rischi e le conseguenze dell'iniziativa del Governo: “Tra le possibili ricadute – spiega il presidente OUA – la chiusura di oltre 50 Tribunali e l'accorpamento delle Procure, con tutto ciò che consegue sul territorio anche in termini di legalitá e di tenuta del servizio giustizia. Una scelta, probabilmente, viziata sul piano costituzionale, nonchè improvvida e affrettata. Positiva, invece, l'abolizione delle sedi distaccate, fermo restanto una valutazione effettiva sull'utilità e la funzionalità”.
“Infine – conclude de Tilla – è fin ora mancata la consultazione obbligatoria su questi importanti nodi con la rappresentanza politica e istituzionale dell'avvocatura. Un grave errore le cui conseguenze sono evidenti nella stessa definizione dell'emendamento”.
Roma, 2 settembre 2011
02-09-2011 00:00
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